Chi sono
Sono nato a Roma il 26 agosto 1946 ed ho girato un po’ prima di arrivare qui.
A mio padre fu assegnata la prima sede notarile a Pennabilli, allora nelle Marche ed ora in Provincia di Rimini, poi si e’ traferito a Cesena e noi con lui; mia madre era di Cesena e non poteva che andare cosi’.
Nel ’58 ci siamo finalmente trasferiti a Ravenna, citta’ allora in espansione economica, oggi un po’ meno, nella quale ho conseguito la maturita’ classica e dove tutt’ora mi trovo.
Mi sono iscritto a Giurisprudenza a Bologna ai tempi della contestazione studentesca; era un problema anche solo frequentare per cui sono emigrato nella piu’ tranquilla Ferrara, dove mi sono laureato con tesi in diritto commerciale.
Il diritto commerciale e’ sempre stato il mio preferito ed ho cercato esperienze ed approfondimenti. Finito il servizio militare – ufficiale di fanteria, quindici lunghi mesi abbastanza impegnativi trascorsi mentre altri si portavano avanti nel loro percorso -, sono entrato a far parte del gruppo a quel tempo fondato da Ernesto Preatoni, dove ho affrontato problematiche imprenditoriali e finanziarie da un punto di vista prettamente operativo.
Contemporaneamente completavo la pratica da Notaio e da Avvocato e lavoravo nello studio di mio padre occupandomi di problematiche fiscali oltre che di quelle strettamente notarili. Nel frattempo la mia famiglia cresceva di numero.
Mi sono reso conto subito che l’informatica, che si affacciava allora negli studi professionali, che guardavo con sospetto rappresentava invece il futuro, sicche’, appena superato l’esame ed in attesa di sede, ho partecipato a Firenze ad un incontro di studio promosso dal Notaio Gallizia che faceva i primi esperimenti per la redazione degli atti.
E’ stato un passaggio importante che mi ha appassionato all’informatica o meglio all’informatica come strumento per una organizzazione piu’ fluida e meno stressante, per lo scambio di dati all’interno e verso l’esterno, ed infine quale linguaggio e strumento di dialogo e di condivisione. Me ne sono occupato anche sotto altri aspetti, ma questa e’ un’altra storia e ne parlero’ altrove.
Sono quindi diventato Avvocato e Notaio; la mia prima sede e’ stata Pordenone, poi Russi e poi Ravenna, in associazione con mio padre.
Fin dal momento del mio primo incontro col Trust ne sono rimasto affascinato per la sua capacita’ di cambiare alcune nostre logiche e di fornire soluzioni nuove, almeno per noi di civil law.
Ma ogni aspetto della mia attivita’ ha sempre suscitato il mio interesse per la mutevolezza delle sistuazioni concrete che via via si presentavano col cambiamento del contesto sociale ed economico.
Non ho mai distolto l’attenzione dal rapporto con la clientela, che forse e’ l’aspetto piu’ vivo e vitale dell’attività.
Questo rapporto costante mi ha consentito di captarne gli umori ed i cambiamenti.
All’inizio degli anni duemila mi sono convinto che il notariato fosse entrato in una fase involutiva, che si fosse irrigidito sulle proprie posizioni e che percepisse come negativi se non ostili i cambiamenti della societa’ e della cultura.
Si parlava sempre di notai fra notai, non si cercava di ascoltare, partecipare e prevenire ma si preferiva attendere e reagire, per lo piu’ negativamente.
Quanto meno, a me pareva che cosi’ fosse.
Ho pensato che occorresse tentare di cambiare noi stessi, modificare il modo di atteggiarsi verso l’esterno, per operare e dialogare con una clientela profonadmente cambiata nelle esigenze e nella culutura, poco importa se in meglio o in peggio.
Ho cercato di cambiare il mio modo di ragionare, le mie strutture operative ed ho cercato di migliorarne l’efficienza e la comunicazione.
Convinto che in queste mie esperienze ed iniziative ci fosse qualcosa da dire ai miei colleghi e convinto di poter dare un sia pur minimo contributo alla causa comune ho pensato di diffondere le mie riflessioni partecipando, in diverse citta’, a vari workshops. Ritenevo che dialogando ci sarebbe stato uno scambio di idee e di progetti per una crescita comune.
Non mi sono mai chiesto quale siano stati l’apprezzamento ed il risultato; mi sono accontentato delle presenze ai workshops e sono soddisfatto di quello che ho fatto. In seguito sull’argomento piu’ o meno tutti hanno detto la loro e nel frattempo le problematiche sono cambiate.
Oggi vedo giovani colleghi, molto preparati, iniziare la loro attivita’ non piu’ ansiosi, come una volta, di avere tutto e subito ma pronti ad un approccio piu’ realistico, talvolta pero’ confondendo realismo e concretezza con problematiche tariffarie.
Difficile oggi fare previsioni ma forse tutto e’ bene.
Eraldo Scarano