
Strumenti alternativi per Acquistare Casa
Se cercate delle alternative al mutuo per comprare casa, negli ultimi anni si sono aperte alcune nuove possibilità. Con la legge di stabilità del 2016, il concetto e le procedure di leasing si sono estese anche ai privati in particolare per quanto riguarda l’acquisto di immobili abitativi.
Tra le alternative al mutuo, troviamo infatti il cosiddetto Leasing Abitativo.
La differenza più evidente è che con con il mutuo il richiedente ottiene una somma di denaro per l’acquisto dell’immobile dietro un’ipoteca sullo stesso bene, e all’atto della compravendita diventa proprietario. Il leasing invece è una forma di locazione finanziaria in base alla quale, con la stipula del contratto, è la società di leasing che acquista, sulla base della scelta del cliente, e mette il bene a disposizione del cliente detto ‘utilizzatore’ per un periodo di tempo. L’utilizzatore del bene paga dei canoni e al termine può riscattarlo a un prezzo già determinato.
L’acquisto della prima casa in leasing è particolarmente conveniente per chi ha meno di 35 anni e un reddito annuo fino a 55.000 €. Chi ha queste caratteristiche quest’anno ha diritto alla detrazione del 19% sui canoni e oneri accessori versati nel 2016 per un importo massimo di 8.000 € a cui si somma un altro 19% sul prezzo di riscatto stabilito per un importo fino a 20.000 €.
Per chi ha superato i 35 anni o ha un reddito superiore ai 55.000 € la detrazione si dimezza.
Il contratto di “rent to buy”, introdotto dal decreto legge del 12 settembre 2014, rappresenta un’altra alternativa al mutuo. Fonde il preliminare di vendita e il contratto di locazione. Il proprietario dell’alloggio, dopo aver concluso l’accordo, mette subito a disposizione il bene, in cambio del pagamento di un canone mensile, che si compone di due parti: la prima è relativa all’utilizzo e al godimento dell’immobile; la seconda rappresenta un anticipo sul prezzo finale di vendita (concordato all’inizio) qualora, dopo dieci anni massimo, l’utente decida di riscattarlo.
Se il conduttore decide di non acquistare l’immobile, gli saranno comunque restituite quelle parti dei canoni versati per l’anticipo sul riscatto.
Questa tipologia di contratto è applicabile anche ai box auto o terreni agricoli. Le spese per la trascrizione e l’atto di compravendita sono a carico dell’acquirente mentre per la durata del contratto è il proprietario a dover pagare eventuali lavori straordinari. I costi per la manutenzione ordinaria, a meno che l’accordo non preveda diversamente, sono invece a carico del conduttore. Il contratto Rent to Buy può essere adatto a chi non può accedere al credito bancario.
La vendita con riserva di proprietà consiste invece nella stipula di un contratto tra privati, in base al quale l’immobile passa subito “a disposizione” dell’acquirente, il quale però non ne acquisisce la proprietà. Questi ha la possibilità di pagare a rate il prezzo finale del bene, che intanto resta di proprietà del venditore. L’accordo prevede che l’acquirente, in attesa che l’ultima rata sia versata e acquisisca l’alloggio, affronti le spese di manutenzione, mentre restano a carico del proprietario le imposte dirette e quelle locali. In caso di risoluzione del contratto, il venditore deve restituire al conduttore le rate pagate, ma può ottenere un equo compenso per l’utilizzo del bene e il risarcimento dei danni.
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